Cenni Storici
Nei primi anni del 1900 Luigi Moro falegname di Merlino, paese agricolo delle campagne tra Milano e Lodi iniziò ad appassionarsi alla vita delle api.
Visto che la famiglia era destinata a diventare numerosa, si adoperò a fare in modo che la si potesse mantenere al meglio, infatti ebbe ben 9 figli nati tra il 1924 ed il 1944, tutti cresciuti a pane e "miele".
Persona intelligente e con la mente aperta alle novità Luigi fu tra i primi a praticare nuove tecniche d'apicoltura tra le quali il nomadismo e l'uso delle nuove arnie per l'apicoltura moderna.
Seguito nella passione da il primogenito Stefano e da due fratelli più giovani Giuseppe e Cornelio l'apicoltura si sviluppo negli anni e divenne la fonte principale di sostentamento della famiglia.
Purtroppo la seconda guerra mondiale interruppe bruscamente il tutto, Stefano venne deportato in Germania nel 1943, e diverse vicissitudini costrinsero la famiglia a lasciare il paese di Merlino per darsi ad altre attività.
Ma il fuoco della passione per l'apicoltura covava sotto le ceneri, e con grandissimi sacrifici Giuseppe e Cornelio portarono avanti l'apicoltura, facendo il pane di notte e lavorando di giorno con le api, conservarono la tradizione della famiglia trasmettendo a loro volta la passione per le api ai figli.
Stefano intanto appena poté riprese l'attività apistica, portando avanti insieme al figlio Mario un lavoro didattico nelle scuole e durante le manifestazioni sportive, promuovendo l'uso del miele e dei prodotti dell'alveare, ma ricavando la maggiore soddisfazione nel fare conoscere la vita delle api a migliaia di persone.
Attualmente i figli ed i nipoti stanno continuando il difficile lavoro d'apicoltura, ed il traguardo dei 100 anni di attività si avvicina anche se le difficoltà dovute alle nuove malattie che colpiscono le api, all'uso indiscriminato dei pesticidi e al consumo di suolo agricolo sta mettendo a dura prova la vita delle api.
Purtroppo Stefano, Cornelio e Giuseppe ci hanno lasciato, ma ci fa piacere pensare che adesso si trovino insieme al bisnonno Luigi nella terra del "Latte e del Miele" ed è facile immaginare cosa stiano facendo.